Elegia

Sente de la chèvre qui bâille : le livre

Lire La Chèvre jaune & Balade caprine à travers la littérature tourangelle

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« Se fossi un poeta vero
canterei in endecasillabi
sciolti e tanti
un'elegia alle capre.
Non basterebbe un sonetto
nella sua metrica perfezione ;
forse un canzoniere, giorno per giorno,
come da Laura profuso.

La capra è dignitosa ed austera,
marcata da antica rassegnata saggezza,
millenario olocausto, dai biblici sacrifici
ai nostri profani banchetti pasquali,
degenerata da menti perverse in metafore sataniche,
solo di scorcio presente in opere campestri.
Come poco la conoscete
poeti, pittori, macellai, sacerdoti di Jahvé.
La capra è mite e testarda
sospettosa e tenera
lontano un abisso dalla cugina pecora
pedissequa seguitrice di greggi, brucante per terra,
per sua fortuna spersonalizzata e obliosa.

La capra ha nome e cognome
ti dà il suo affetto per quanto lo meriti
ha una memoria di ferro
i suoi piccoli hanno la voce dei bambini
il suo amore ritroso è esclusivo e perenne
segnato da gesti inconsueti, non ritualizzati
come l'antica coalizione col cane ha stabilito.
Il cane con l'uomo ha tradizione di amicizia,
la capra di sangue : non può odiarti
(gli erbivori si sanno perdenti)
ma ha un arcaico sospetto, oltre il quale
si trovano contatti di paradiso perduto
e risonanze inattese. Le capre morenti
e lo sanno. Cosa sanno più di noi ?
lasciano come messaggi personali,
e non così alle loro consimili,
che custodisco, testimonianze indecifrabili
a decifrarsi nel profondo comune.

La capre è agile e armoniosa,
umile e altera, giocosa e paziente,
tenace come un mulo,
aggregata al suo branco e indipendente,
attanagliata dal terrore del sangue ;
il suo paradiso è un cocuzzolo
erto da cui controllare il nemico
e una fronda fresca di acacia fiorita
spiovente, da degustare a testa alta.
Se S.Francesco, in onta alle mie manchevolezze,
intercederà,
sarò anch'io accovacciata
su una pietra vicino
e non oltre. »

Macio Grazi, Élégie, 1980

(J'ai tenté en vain de traduire en français cette délicieuse élégie et sa référence à Pétrarque. Vous qui consultez cette page si le désir vous prend de tenter cette traduction, n'hésitez-pas à me la faire parvenir.)




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